Il fascino della Mille Miglia richiama anche i piloti umbri, tra questi Antonio Forini che per sei volte si affida al marchio Fiat per poi chiudere con l’Alfa Romeo.
Il fascino della Mille Miglia non poteva non coinvolgere i piloti umbri gentleman del volante. Tra questi, per dimenticare le ferite lasciate dalla guerra c’è chi ha voluto essere presente come Antonio Forini. Un commerciante gestore, insieme alla famiglia, a Bastia Umbra di un deposito di prodotti petroliferi. Appassionato del motorsport nel 1948 si getta come pilota nella mischia prendendo parte alla Pontefelcino-Perugia nella quale con una 1100S vince la categoria. Pur alternandosi alla guida di modelli di auto diversi, ma senza mai abbandonare il marchio torinese, il pilota di Bastia è attivamente presente con eccellenti risultati nelle gare del centro Italia come la Spoleto-Monteluco, il Giro Automobilistico dell’Umbria del quale disputa tutte le edizioni dal 1948 al 1954, il Giro della Toscana, la Vermicino-Rocca di Papa, la Foligno-Pale, la Terni-Marmore. Poi, dopo la guerra, la Mille Miglia torna sulle strade, e Forini come tutti i piloti di rango non riesce a far mancare, nella propria collana di partecipazioni alle corse, le forti sensazioni offerte dalla Mille Miglia, una gara che dal 1950 al 1957 lo segnala presente per sei volte con il bilancio, oltremodo positivo, fatto di un ritiro nel 1950 e cinque piazzamenti: quinto nella Categoria Turismo 750 nel 1951, terzo sempre nella Categoria Turismo N 500 nel 1952, ventiduesimo nel 1953 ancora con una vettura Turismo questa volta una 1.3cc , ventiduesimo nella Turismo 750 nel 1954 e, unica volta alla guida di una Alfa Romeo Giulietta SV, tredicesimo nel Turismo 1.3 nel 1957.
(estratto da: “Almanacco del motorismo umbro”)