Alla Mille Miglia del 1955 un equipaggio per non perdersi lungo le strade ha usato, per vincere la corsa, appunti scritti su 5km di carta
La Mille Miglia del 1955 ha più di un merito uno di questi è l’essere riuscita a stabilire il record assoluto di presenze con 521 macchine schierate al via in Viale Rebuffone; un altro è quello rappresentato dai 281 equipaggi che sono riusciti a tornare a Brescia. Poi un merito speciale deve essere accordato a Stirling Moss e a Denis Jenkinson che per non sbagliare strada e per viaggiare il più velocemente possibile prepararono un dettagliatissimo “radar”. Una idea realizzata scrivendo i riferimenti del percorso su una striscia di carta lunga oltre 5 metri, che si svolgeva da un rullo per avvolgersi su un altro, entrambi disposti parallelamente in una scatola. “Jenks” man mano che l’auto bruciava i chilometri, avvolgeva la striscia leggendo le note corrispondenti e comunicandole a Moss con segni convenzionali della mano. È curioso notare che questo metodo fu preferito all’interfono tra pilota e co-pilota che la Mercedes aveva realizzato; le comunicazioni infatti spesso non venivano comprese dal pilota troppo concentrato nella guida della Mercedes che strada facendo raccolse non solo la vittoria alla quale unì una raccolta di record.
Alla fine dei 1572km di strada, percorsi nello stretto abitacolo dell’auto lanciata a tratti in piena velocità quasi trattenendo il respiro, l’espediente che aiutò a cogliere il successo risultò essere così efficace e all’altezza tant’è che, anche se in forma diversa, venne imitato negli anni a venire.