Alla Targa Florio del 1926 le Bugatti trionfano, le Delage lasciano in segno di lutto; nella 1100cc Borzacchini, in testa dal primo giro vince la sua corsa.
Targa Florio, la corsa che gli sportivi aspettano di anno in anno. Dal 1906, anno della prima edizione, tanta acqua è passata sotto ai ponti ma della corsa siciliana è sempre vivo il ricordo e forte l’attesa negli sportivi perché questa torni per lasciare i suoi ricordi. Anche la Targa Florio del 1926 non fa eccezioni soprattutto per la presenza di tredici Bugatti tra Tipo 35 e 37 alle quali, fin da subito andarono i pronostici, alcune delle quali messe nelle mani di Meo Costantini. C’è da segnalare che parte dei favori andarono anche alla presenza della Maserati con il suo costruttore Alfieri e di Masetti con una delle tre Delage. Alla gara siciliana, disputata il 25 aprile, ci sono anche le 1100cc che disputeranno solo tre dei cinque giri previsti. Per la vittoria assoluta, dal via si mette in evidenza l’Itala del toscano Materassi che dopo una fiammata iniziale deve lasciare strada alle Bugatti che si involano con Meo Costantini, che guidando al comando dal primo giro, stabilisce anche il giro più veloce di 1 ora e 26 minuti. Nella 1100, mentre le Delage si ritirano in segno di lutto per la morte di Masetti, Borzacchini da parte sua, dopo essere partito alle 8 e 26’ detta legge già dal primo giro. La celeste Salmson si stacca dalle macchine degli inseguitori e giro dopo giro, mentre gli avversari si riducono di numero, conclude la sua cavalcata alla Targa Florio dopo 5h14’40” davanti a Rallo (Salmson) giunto a 19’ e Zubiaga (Austin) a 23’.
Sul traguardo assoluto della Targa Florio dopo 7h 20’45” salgono le tre Bugatti T35T di Meo Costantini, Ferdinando Minoia e Jules Goux.
(Estratto da: “il fratellino di Nuvolari”)