Il brindisi offensivo

I risultati sportivi sono una cosa ma i meriti per interessi politici possono essere altri come accadde al GP di Tripoli del 1936 quando il Generale Balbo brindò non al vincitore vero..

A dieci giri dalla fine del GP di Tripoli del 1936, disputato alla presenza del Generale Italo Balbo, le due Auto Union di Stuck e Varzi, avendo un grande vantaggio sulle Mercedes, hanno avuto ordine di rallentare quando a tre giri dalla fine Stuck si vede sorpassare da Varzi che va a vincere la corsa africana. Il GP è finito ma non la polemica che scoppia nei box sottolineata dalla voce di Stuck che grida: “Quel porco di un italiano non rispetta gli ordini e mi ha rubato la vittoria!”; “No, no Hans stai calmo” gli dice il suo meccanico:Varzi non centra nulla” “Ma come” ribatte l’infuriato tedesco “se mi ha sorpassato mentre Feureissen mi segnalava di rallentare”, “No non è così, ti dico. Io ho visto esattamente che mentre Feureissen ti ha dato la bandiera, ha ordinato a Varzi di accelerare”. A questo si aggiungono quelle del Direttore della squadra: “Ho ricevuto da Von Ribbentrop in persona l’ordine di lasciare vincere nella Colonia Italiana un pilota italiano in omaggio all’Asse Roma-Berlino” che sembrano calmare il pilota. La discussione che ha animato i box tedeschi dell’Auto Union ha un seguito, ma con maggiore forza, nel corso della cena ufficiale quando il Governatore Italo Balbo, si alza per festeggiare il vincitore della corsa, e rivolgendosi a Stuck dice: “Brindo al vincitore”. Stuck interviene dicendo: “Eccellenza il vincitore è Varzi”, ma Balbo con voce ferma riprende: “Mio caro Stuck, io so benissimo chi ha vinto la corsa,…. io brindo al vero vincitore.” Nel silenzio che si è fatto più pesante, si ode il rumore di un cristallo infranto mentre Varzi, umiliato senza ragione, lascia la sala. In mano stringe un tovagliolo intriso di sangue.

(Estratto dal Libro: “Il pilota che non disse mai basta”)