Sulla pista del Littorio, il giorno del Decennale, si corre il GP Reale di Roma vinto con facilità dalla Maserati V5 di Fagioli davanti alle Bugatti di Taruffi e Von Morgen.
Sulla pista del Littorio costruita, in soli quattro mesi, dalla Ditta Puricelli per conto della Compagna Nazionale Aeronautica che poi lo cede all’Automobile Club di Roma, in occasione del Decennale (dell’Era Fascista) viene organizzato il GP Reale di Roma. La data cade sul 24 aprile in quanto rappresenta il giorno della fondazione della città eterna. Sui quattro chilometri della pista si disputano tre eliminatorie e un repechage, su 25 giri definito da Nuvolari “ un esame di riparazione”, al quale si aggiunge la finale su 60 giri, per un totale di 240 km.
Di fronte alle Autorità, con il Re davanti a tutti, sono presenti i piloti più quotati, tra questi, Ruggeri con la Maserati V5 che a fine prove, viene affidata a Fagioli.
Superate le batterie, nella finale degli undici piloti al via, il più lesto è Varzi ma il suo vantaggio dura solo il tempo di mandare in temperatura le gomme della Maserati V5 di Fagioli. La possente Maserati ha vita facile e giro dopo giro aumenta il distacco agevolata anche dal fatto che la Bugatti di Varzi lamenta problemi alle ruote.
Nella sua corsa verso il traguardi Fagioli prova a raccogliere tutto quello che la corsa gli mette a disposizione a cominciare dal giro più veloce a 164,30Km/h. La gara di Fagioli, che guadagna manciate di secondi giro dopo giro, entusiasma la folla che lo accoglie al traguardo, dopo essere rimasto in testa per tutti i sessanta giri, con il tempo record di 158,671km/h. Il GP Reale di Roma fu l’ultimo prima della Guerra Mondiale.
Sul podio Taruffi e von Morgen. Varzi sarà solo quarto.
(Estratto da: “Il pilota che non disse mai basta”)