A Monza si corre il VI GP d’Europa vinto da Chiron. Due brutti incidenti coinvolgono Materassi con la Talbot finita sulla gente in tribuna, e Borzacchini che in piena velocità urta la Bugatti di Belair, non segnalata, ferma in mezzo alla pista.
Campari, Varzi e Brilli Peri e Borzacchini sono in Sicilia per far fronte all’attacco delle Bugatti di Divo, Foresti e Minoia. Al termine dei cinque giri, dopo aspra lotta emerge ancora Divo. Borzacchini è fermo a Bonfornello con il ponte posteriore rotto.
Sulla polvere delle strade del circuito di Messina, molto simile a quello della Targa Florio, la battaglia tra l’Alfa di Varzi, la Maserati di Borzacchini e le OM di Morandi e Rosa, dopo otto giri, vede emergere questi ultimi mentre Borzacchini abbandona ancora.
Sulle strade del Mugello la Maserati c’è con Borzacchini, Fagioli, De Sterlich e lo stesso Maserati. Avversari l’Alfa di Campari e la Talbot di Brilli Peri che va subito all’attacco. Mentre il toscano va al traguardo, tutte le Maserati cedono nella meccanica.
Gran galà a Monza. Nelle tre batterie e la finale il meglio dei piloti nazionali. La Maserati 4000cc è favorita, ma la pista decide diversamente. Varzi, con l’Alfa, si conquista i galloni sul campo anche se aiutato dai problemi alle gomme sulla Maserati di Borzacchini.
Nel mare delle celesti Bugatti presenti, si getta il rosso delle Alfa e delle Maserati. Dopo cento giri l’agilità delle Bugatti ha la meglio sulla poca maneggevolezza delle italiane. Mentre Borzacchini si ferma a metà gara, al traguardo vanno quattro macchine francesi.
Dopo tanta attesa, scende in pista l’Alfa Bimotore affidata a Campari, mentre Nuvolari e Borzacchini hanno le 8C. Sul circuito toscano,dopo un inizio tutto Varzi, Fagioli, Chiron, Borzacchini esce di strada mentre Nuvolari marca uno splendido risultato.
A Pescara tra i due litiganti, Varzi e Nuvolari, il terzo gode con Campari che, terzo incomodo, rompe le uova nel paniere ad entrambi passando per primo sotto allo striscione del traguardo. Borzacchini, ancora una volta viene piantato dal motore dell’Alfa.
Sul circuito di Tripoli grande battaglia per aggiudicarsi, i piloti, la vittoria e il primo premio della Lotteria i possessori dei biglietti. Tra tutti, dalla polvere del deserto, emerge la Bugatti di Varzi, secondo è Nuvolari mentre Borzacchini ha dovuto ritirarsi al secondo giro.
Il circuito di Monaco ancora una volta non perdona. A farne le spese sono per prime le agili Bugatti così come le Maserati. Chi in parte si salva, anche se Borzacchini lascia per noie ai freni, sono le Alfa con Nuvolari e Caracciola.
Nuvolari e Borzacchini, avuto il via libera dall’Alfa Romeo per correre per Ferrari nella gara siciliana, dopo avere battagliato con la Maserati di Fagioli prendono il comando della corsa che mantengono fino alla fine davanti alla Bugatti dell’irriducibile Varzi.
Le due Alfa Romeo di Nuvolari e Borzacchini, come nel 1931, hanno la meglio sulla rossa Bugatti di Varzi che per il secondo anno consecutivo è costretto a cedere il passo sulle impervie strade della Sicilia.
Il Gran Premio francese, con la rinuncia delle Maserati, rimane una cosa a due tra le sette Alfa e le nove Bugatti. Il duello per la vittoria finale, una volta staccato Varzi, si gioca tra Nuvolari, Borzacchini e Caracciola che deve cedere le armi.
Alla Coppa Acerbo, Caracciola con l’Alfa va al comando seguito da Nuvolari, Fagioli, Chiron e Borzacchini. Verso metà gara il tedesco è costretto a lasciare il passo a Nuvolari e ad accontentarsi del secondo posto. Borzacchini senza pressione nel serbatoio è solo sesto.
Per contrastare la Maserati V5 di Fagioli e Ruggeri l’Alfa è a Pescara con Caracciola, Borzacchini e Campari, mentre Nuvolari è con la Scuderia Ferrari. A via Caracciola fa da lepre, seguito da Nuvolari che non molla la presa. All’arrivo si confermerà vincitore.
Una bellissima lotta sportiva ha caratterizzato questa edizione della Mille Miglia che fin da subito ha registrato il concreto attacco portato da Borzacchini per assicurarsi la vittoria finale che gli è sfuggita di mano nei pressi di Terni, lasciandola a Nuvolari.
Ancora Monaco, ancora Alfa Romeo contro Bugatti, ancora Borzacchini, Varzi, Nuvolari attori principali candidati per la vittoria finale. Dopo cento giri, nel corso dei quali l’Alfa di Nuvolari buca un pistone, Varzi stringendo i denti riesce a tenere a bada Borzacchini.
La Scuderia Ferrari è a Pescara con le rinate Alfa P3 affidate a Fagioli e Campari che dovranno opporsi alle Maserati di Nuvolari e Borzacchini. Al secondo giro Borzacchini si ritira, Campari esce di strada, Nuvolari brucia un giunto e Fagioli vince.