Piloti al via tanti,uno solo a pieni giri

Tanti i piloti impegnati in una gara sfibrante di mille chilometri, da percorrere su di un circuito di 12.500metri, con uno solo a pieni giri.

Al GP di Francia del 1925, sui 12.500metri del circuito di Linas-Monthlery da percorrere per 80 volte fino a toccare l’estenuante distanza di 1000 (mille!) chilometri, si presenta un assortito gruppo di macchine e piloti. Sono presenti, oltre le favorite Alfa Romeo P2/25 con Campari, Brilli Peri e Antonio Ascari, le Sunbeam con Masetti, Seagrave e Conelli, cinque Bugatti sorprendentemente senza il compressore, per un totale di quattordici al via. Come da pronostico le Alfa Romeo di Ascari e Campari sono le più veloci seguite da Wagner con la Delage, Brilli Peri, Masetti e Benoist. Dietro a chiudere il gruppo le lente Bugatti. Mentre l’ Alfa Romeo di Ascari macina i chilometri, seguita dalla Delage di Benoist le fatiche della corsa cominciano a pesare sul fisico dei piloti e la meccanica delle macchine tanto è che dopo venti giri solo quattro piloti sono a pieni giri. Due giri dopo le difficoltà aumentano a causa della pioggia che agevola l’uscita di strada dell’Alfa di Ascari le cui condizioni, estratto da sotto la macchina sembrano subito gravi. Al comando passa Campari che lo tiene fino a metà corsa quando dai box viene richiamato con la decisione di abbandonare la gara essendo giunta la notizia del decesso di Ascari. La decisione fa rimanere in corsa, a pieni giri, la sola Delage di Benoist davanti alla Sunbeam di Masetti a un giro. Ora la gara va avanti stancamente, senza più interessi per la gente, in attesa che ciascuno degli otto piloti ancora in corsa portino a compimento il loro ottantesimo giro.



Il Gran Premio vinto senza colpo ferire

A Dieppe in Francia si svolge un Gran Premio atipico che avrà un finale altrettanto atipico, tanto da regalare una insperata vittoria.

Nel mese di giugno del 1912, precisamente il 25 e il 26, a Dieppe in Francia si svolge il primo dei Gran Premio regolamentati dalla nuova normativa sportiva. La gara, ritenuta una delle Grandi Prove valida come il Gran Premio di Francia, si svolse nell’arco di due giorni, con l’obbligo per i piloti di avere completato dieci giri per ogni giorno tenuto conto dei tempi di percorrenza che li avrebbero inclusi nella classifica finale, un criterio che oggi l’assimila al rally. Le 47 vetture ammesse in questo Gran Premio risultarono suddivise in due Categorie quelle fino a 3000cc inserite nelle Coupe de l’Auto e le quelle da Gran Premio, con la restrizione di non essere più larghe di 1,75 metri. Le partenze vennero date con intervalli di trenta secondi e la prima a partire risultò la Sunbeam di Victor Regal. Sulle impegnative strade che attorniavano la cittadina di Dieppe, che ospitò questa prima prova, emerse, nel corso del primo giro Victor Hemery, alla guida di una Lorraine-Dietrich, al quale subentrò la Fiat di David Bruce-Brown che mantenne il comando anche durante la notte, con oltre due minuti di vantaggio sulla Peugeot di Georges Boillot. Alla fine del primo giorno furono ventisette gli equipaggi che risultarono avere abbandonato e tra questi, purtroppo, il meccanico di Jean Bassignano rimasto ucciso in un incidente al terzo giro in seguito alla perdita di una ruota e il ribaltamento della macchina guidata Léon Collinet. Alla fine del secondo giorno la classifica del Gran Premio vide in testa Bruce-Brown che, tra la sorpresa, venne squalificato per aver fatto rifornimento fuori dai box nel corso dell’ultimo giro; una squalifica che regal,ò su un piatto d’argento, una insperata vittora a Georges Boillot.


Ancora un Podio tutto Alfa Romeo

Per la seconda volta nell’anno i piloti della Scuderia Ferrari alla guida delle Alfa Romeo scalano insieme i tre gradini del podio in un Gran Premio

Concluse le due gare disputate in Germania per il collaudo delle macchine tedesche per Mercedes e Auto Union il 1 luglio del 1934, con il GP di Francia, viene il momento del debutto nel primo degli eventi a carattere internazionale che si sarebbe corso sul Circuito di Montlhery. Al via della corsa francese si presentano tredici macchine ufficiali: tre Alfa Romeo della Scuderia Ferrari con Varzi, Trossi, Chiron, due Auto Union con Stuck, Momberger, tre Mercedes con Brauchitsch, Caracciola, Fagioli, tre Bugatti con Benoist, Dreyfus, Nuvolari e la  Maserati  con Zehender; unico pilota privato è Etancelin con la sua Bugatti. Al via la falsa partenza di Chiron, avviatosi tra la sorpresa generale impunemente dalla terza fila, gli consente di guidare al comando il primo dei quaranta giri previsti, una posizione che deve però cedere all’incalzare di Stuck a sua volta inseguito dalle Alfa Romeo e dalle Mercedes. La corsa che  strada facendo diventa selettiva, prima che si concluda la percorrenza di metà della distanza prevista ha fatto tornare ai box il Team Mercedes al completo, Nuvolari e Dreyfus, ai quali si accoda Etancelin. Mentre i ritiri segnano la storia della corsa, dal gruppo che si sfoltisce le Alfa Romeo si fanno strada riuscendo a collocarsi in testa con Chiron, Varzi e Trossi/Moll. Nei successivi giri lo stillicidio dei ritiri continua coinvolgendo anche l’Auto Union di Stuck e la Maserati di Zehender. Ridotto il campo a quattro partecipanti, con le sole tre Alfa Romeo a pieni giri, la corsa si conclude segnata dal pieno trionfo della Scuderia Ferrari.