L’amicizia di due grandissimi Campioni, accomunati da un’unica passione, sfociata in uu qualcosa che va oltre fino a diventare “i fratellini”.
Baconin Borzacchini nasce a Terni da una famiglia modesta, la madre casalinga ed il padre corriere tra Terni e Roma. Terminate le scuole di primo grado le interrompe per andare a lavorare in una officina meccanica. E’ l’occasione che lo avvicina alle gare delle automobili dove debutta correndo in salita Coppa della Mengara vincendo la categoria. La passione si accende, e risparmiando lira su lira acquista una Salmson, con la quale si fa le ossa, correndo in tutta Italia: alla Coppa della Perugina, a Pescara, a Monza, alla Targa Florio, al Mugello. Si distingue sulle gare in salita, fino a diventare pilota ufficiale della Maserati, con la quale affronta alla pari, piloti del calibro di: Materassi, Brilli Peri, Fagioli, Campari, Varzi, Balestrero, e Tazio Nuvolari. Prima di abbandonare la Maserati ha modo di fare suo il record del modo sui 10km lanciati a Cremona alla media di 247,933km/h. Poi grazie a Nuvolari, conosciuto a Perugia nel 1927, che ha apprezzato i risultati di Baconin, passa all’Alfa Romeo con a quale, alternandosi a Nuvolari, raccoglie tanti primi e secondi posti, che consolidano l’amicizia tra i due. Vince a Susa, a Pontedecimo, ad Avellino, in Belgio dove con Nuvolari arrivano addirittura appaiati, vince anche la Mille Miglia. L’Alfa si ritira dalle corse e i due piloti, per la stampa “i fratellini”, passano alla Scuderia Ferrari che poco dopo abbandonano. Due mesi dopo si corre il GP d’Italia e al pomeriggio il GP di Monza. Nel secondo ci sono Campari e Borzacchini che poco dopo il via si urtano decedendo entrambi.
(Estratto da: Borzacchini M.U. -Il cavaliere del rischio-)