L’ultimo GP della stagione, davanti a tantissima gente che poi sarà l’ago della bilancia per la vittoria finale, si disputa sul velocissimo ovale della pista di Miramas.
Concluso il GP di Monza, vissuto dalla gente tra la ruggine di Fagioli e Nuvolari e finito con il secondo posto di Fagioli alle spalle di Caracciola, lo spettacolo va a Marsiglia sulla pista di Miramas dove al via si presenta un piccolo esercito composto da diciassette agguerriti combattenti. Tra questi nove Bugatti capeggiati dalle T51 di Varzi, Chiron, Dreyfus e Buriat a fianco delle quali si presenta laT35/C di Moll, alle macchine francesi si oppone l’Alfa Romeo Tipo B P3 di Tazio Nuvolari, la Maserati V5 dell’eugubino Luigi Fagioli e la 8C 3000 di Amedeo Ruggeri. Al via la gente vede andare in testa la Bugatti di Chiron ma l’attacco del francese dura neanche un giro perché con prepotenza l’Alfa di Nuvolari prende le redini del comando seguito dalla coppia formata da Varzi e Fagioli alle spalle del quale è riuscito a inserirsi il francese Sommer. Prima di metà gara la Bugatti di Varzi, costretta a fermarsi per un guasto ai freni, lascia il posto alla Maserati di Fagioli che dopo essere riuscito a passare in testa deve però rallentare e lasciare strada al mantovano per un problema alla scatola dello sterzo. Mentre la corsa procede, con la gente che assiste ai ritiri di piloti illustri come Lehoux, Dreyfus e Chiron, l’Alfa di Nuvolari seguita da vicino dalla Bugatti di Sommer effettua il doppiaggio dei cinque rimasti in gara. A pochi giri dal termine la classifica è stravolta dallo scoppio di un pneumatico dell’Alfa di Nuvolari che, sorpassato, prova senza successo a rimontare a causa dell’invasione della pista da parte della gente per ostacolare la rimonta al mantovano.
Dal libro: “Il pilota che non disse mai basta”