Vittorio Marzotto nella lunghissima kermesse bresciana del 1954, che portò le macchine lungo le veloci strade dell’Italia, condivise un incredibile record.
Nella Mille Miglia del 1954 ci sono due novità una è il passaggio nella città di Mantova in onore a Tazio Nuvolari, deceduto l’11 agosto del 1953, con l’istituzione di un Trofeo per il più veloce sul tratto Mantova-Cremona-Brescia. L ‘altra fu la soppressione dell’obbligo della presenza del secondo pilota a bordo. Tra le Case presenti la più agguerrita risultò la Lancia, fresca sconfitta a Sebring, che si presentò con quattro D24 per Taruffi, Alberto Ascari, Castellotti e Valenzano. Le vetture curate da Vittorio Jano presentavano una versione maggiorata del motore V6 portato ad erogare 265 CV. La Ferrari era con le 375 4,9 litri da 300 CV per Farina, Maglioli, Giannino e Paolo Marzotto e suo fratello Marzotto. Tra i piloti c’era anche il quattro volte vincitore Clemente Biondetti il cui fisico martoriato dalla malattia cedette pochi mesi dopo. Prima a partire, sotto la pioggia fu una “Isetta”, più tardi le Lancia con Taruffi iniziarono la gara vera e propria davanti a Castellotti e Ascari. Dopo il giro di boa di Roma i ritiri di Castellotti e Taruffi consentirono ad Ascari di andare in testa fino a quando la sua Lancia iniziò ad accusare una serie di guasti che risolti con comodo, essendosi le Ferrari tutte fermate, gli consentirono di raggiungere Brescia per occupare il primo posto sul podio. Dietro al vincitore passando alla storia della Mille Miglia, si collocarono i due equipaggi di Vittorio Marzotto su Ferrari 500 Mondial e quello di Musso-Zocca su Maserati A6CS sorprendentemente distanziati tra di loro di soli 10” dopo ben 1597km di gara!